Il percorso formativo di II Livello in Interior and Spatial Design si fonda sulla individuazione di alcuni fondamentali scenari di intervento per la professione dell'interior e spatial designer, quali: - la rifunzionalizzazione, attraverso soprattutto il ricorso a dispositivi flessibili e reversibili, degli spazi interni delle aree industriali e terziarie dismesse, vista come una delle grandi scommesse della contemporaneità, in quanto destinata a rimettere a disposizione della comunità una risorsa il cui valore è dato soprattutto dalla qualità culturale e formale delle risposte progettuali; - la revisione delle tipologie tradizionali degli spazi interni finalizzata alla predisposizione di nuovi tipi di spazi destinati all'abitare, in tutte le sue forme (dal domestico, alle residenze speciali, ai luoghi di cura e dell'ospitalità); al lavorare, in ambienti sia privati che pubblici (dall'ufficio privato all'amministrazione pubblica, a tutti i luoghi delle nuove forme del lavoro creativo); all'apprendimento e al consumo della cultura contemporanea, sotto forma di scuole, università, biblioteche, spazi per la ricerca e ambienti per la valorizzazione della memoria storica o delle nuove forme d'arte e di comunicazione (musei, spazi espositivi, sale e spazi per lo spettacolo, ma anche allestimenti di set fotografici/televisivi/fashion show, parchi tematici e di valorizzazione culturale delle presenze storiche, paesaggistiche o di archeologia industriale); al commercio, inteso come consumo di prodotti e di servizi che caratterizza i centri commerciali, gli show room, fino ai pop-up store; - la progettazione di interni di mezzi di trasporto quali automobili, treni, yacht e navi. - la riconfigurazione, attraverso soprattutto modalità di tipo allestitivo, dei microspazi aperti della città, vale a dire dei cosiddetti interni urbani, al fine di valorizzare la componente simbolica e rappresentativa dei luoghi, il loro carattere ospitale insieme al loro valore d'uso; - la valutazione e progettazione della componente di landscape degli spazi interstiziali, diffusi, intermedi e interni, integrabili, dei luoghi urbani della contemporaneità, finalizzata alla migliore valorizzazione degli aspetti relazionali fra il contesto, gli spazi e le persone, anche con attenzione alla componente verde e paesaggistica degli interventi, al fine di migliorare la vivibilità e la qualità della vita dei cittadini nei luoghi fortemente urbanizzati e sottoposti a continuo aggiornamento funzionale; - l’acquisizione delle conoscenze relative all’aspetto più effimero del progetto contemporaneo degli spazi, dalla componente digitale per l’integrazione e definizione dello stesso, come ad esempio negli ambienti sensibili (oggi ampiamente impiegati nel mondo dell’allestimento e degli ambienti performativi) o interattivi, fino alla valutazione della integrazione nel progetto stesso di aspetti di realtà aumentata (AR) o realtà virtuale (VR). Il Corso mira a formare progettisti in grado di intervenire creativamente attraverso il progetto, negli ambiti sopra descritti, nella definizione funzionale, estetico-formale, tecnica e tecnologica dello spazio, delle relazioni tra spazio e utente, delle relazioni tra spazio e contesto; di operare per la valorizzazione degli spazi interni del patrimonio architettonico esistente con un approccio allestitivo, capace cioè di elaborare modificazioni della qualità e dell'immagine dell'ambiente, con interventi spesso reversibili e tuttavia sempre connotati da una lettura innovativa della natura dello spazio e delle esigenze del committente. In sostanza l’interior-spatial designer deve saper non soltanto progettare spazi e oggetti, ma anche costruire relazioni tra questi, cercando di proporre una visione generale dell'arte di vivere il tempo presente. Il percorso formativo, in particolare, è in grado di fornire le conoscenze utili al controllo e alla regia delle molteplici competenze specifiche che intervengono nello sviluppo e nella realizzazione di un progetto complesso. Le componenti di progettazione più convenzionali riferite agli spazi interni e diffusi si coniugano con gli aspetti più innovativi delle competenze di ricerca e scenaristica, delle competenze tecnico-tecnologico-produttive, economico-strategiche, comunicative e rappresentative. Il Corso di Laurea Magistrale è il percorso formativo di continuità del Corso di Laurea in Design degli Interni.
Tra i principali obiettivi che il corso si propone vi è la trasmissione delle seguenti competenze: - la capacità di leggere il contesto in cui il progetto interviene, interpretandone i tratti evolutivi con competenze analitiche, di ricerca e di comunicazione; - la capacità creativa - sulla base di un'ampia conoscenza della storia degli interni, delle arti visive e dei trend di ricerca e sperimentazione della cultura del progetto contemporaneo - di tradurre gli elementi di analisi nella elaborazione di soluzioni progettuali innovative, coerentemente con le tematiche oggi imprescindibili (sostenibilità, design for all) e in accordo con la disponibilità di risorse; - la capacità di elaborare - sulla base di una solida conoscenza dei fattori culturali, relazionali, simbolici, psicologici, percettivi che condizionano le modalità d'uso degli spazi - risposte progettuali complesse che interpretino le diverse modalità di fruizione contemporanea degli ambienti da parte degli utenti, anche attraverso una revisione delle tipologie di spazi esistenti; - la capacità di visualizzare e di comunicare l'idea progettuale nelle diverse fasi del processo: dalla ricerca e definizione del problema progettuale, alla elaborazione del concept, fino al disegno tecnico esecutivo destinato ad accompagnare il processo realizzativo. Sono pertanto fondamentali le conoscenze relative ai linguaggi e alle culture artistiche e visive che consentono di elaborare modi e linguaggi espressivi adeguati a trasmettere l'idea progettuale. Il percorso formativo prevede pertanto un importante contributo di discipline teoriche e critiche con l'obiettivo di fornire una conoscenza scientifica avanzata e di sviluppare capacità di ricerca individuale, di apprendimento continuo, di pianificazione e finalizzazione strategica del progetto. Sono inoltre presenti corsi avanzati nelle discipline caratterizzanti del design degli interni con l'obiettivo di approfondire i contenuti disciplinari e di esplorare gli ambiti più innovativi della disciplina. Le attività formative di tipo laboratoriale costituiscono l'occasione di sperimentazione delle conoscenze teorico-critiche acquisite e confluiscono in una attività di "ricerca-progettuale" individuale da parte dello studente, restituita all'interno della Tesi di laurea. Costituisce inoltre obbligo formativo per i laureandi la frequenza di attività di tirocinio presso qualificate realtà aziendali o professionali, enti o istituzioni. Gli ambiti disciplinari portanti nel percorso formativo della Laurea Magistrale sono i seguenti: - ambito relativo alla cultura del progetto (ICAR/13, ICAR/16, L-ART/04); che fa proprie e finalizza alla prassi progettuale, utilizzando modalità didattiche di tipo laboratoriale, le conoscenze delle altre aree disciplinari impartite sotto forma di lezione teorica ex cathedra. Nell'atto progettuale queste conoscenze vengono utilizzate in fase di analisi (nella fase cioè di definizione del concept) per inquadrare il contesto problematico in termini di opportunità progettuali, vincoli, possibilità, selezione e gerarchizzazione delle priorità; per analizzare il carattere degli spazi entro cui il progetto deve intervenire; per valutare l'interazione utente-ambiente e le ricadute che può determinare sulla qualità degli spazi; per analizzare le relazioni tra artefatti e ambienti. In fase di sintesi progettuale queste conoscenze si esplicitano nella capacità di tradurre i bisogni in requisiti e qualità degli spazi e dei sistemi d'arredo che li rendono abitabili; di riconoscere le specificità e le qualità dei diversi organismi esistenti ai quali il progetto di trasformazione viene applicato; di definire, in base alle prestazioni richieste allo spazio, i materiali, le parti componenti, le tecnologie e le relazioni con gli altri subsistemi; obiettivo di questo nucleo disciplinare, che costituisce l'asse portante della formazione del designer, è quello di fornire allo studente, attraverso momenti di progettazione paradigmatici, un metodo per affrontare tematiche progettuali differenti ad una scala di alta complessità progettuale. - ambito delle discipline umanistiche (M-DEA/01;M-PSI/01,M-FIL/04;M-FIL/05; SPS/08); che concorrono all'analisi e all'interpretazione sia dei contesti sociali e culturali di cui fanno parte gli spazi progettati, sia dei sistemi di senso espressi dagli ambienti come portatori di valori estetico-culturali. Contribuiscono inoltre ad inquadrare lo spazio entro i sistemi di cultura materiale (attraverso strumenti di analisi socio-tecnica, di lettura valoriale e segnica del luogo, delle sue valenze simboliche e rappresentative) e favoriscono la lettura di quelle qualità ergonomiche e percettive che concorrono a definire la natura delle relazioni tra l'uomo e gli ambienti abitati. Obiettivo di questo nucleo disciplinare è di fornire allo studente i metodi e gli strumenti provenienti dalla ricerca etnografica, antropologica e sociologica applicati all'analisi dell'utente, dei contesti e dei comportamenti d'uso. - ambito delle discipline storico-critiche (ICAR/18,L-ART/02,L-ART/04); che forniscono allo studente la conoscenza relativa agli aspetti più innovativi della contemporaneità e all’evoluzione della cultura del progetto di interni e, più in generale, del progetto di architettura; mettendola in relazione con l'evoluzione dei linguaggi del mondo artistico, architettonico, della comunicazione visiva, del design e della moda. Obiettivo formativo di questo nucleo disciplinare è quello di fornire agli studenti, attraverso il metodo storico, la capacità di lettura del progetto nel suo contesto di riferimento; - ambito delle culture visive, dei linguaggi della contemporaneità, della rappresentazione e della multimedialità (SSD L-ART/03; ICAR/17; INF/01, L-ART/06; L-ART/05); che approfondisce l'uso dei linguaggi, degli strumenti e delle tecniche relativi alla rappresentazione degli spazi; la capacità di leggere e interpretare i linguaggi visivi; la conoscenza dei meccanismi percettivi e dei sistemi cromatici, in un'ottica evoluta rispetto a quella della laurea di primo livello. Obiettivo formativo di questo nucleo disciplinare è quello di fornire ai laureati la capacità di tradurre sul piano visivo elementi di analisi e di sintesi progettuale. - ambito della cultura dei materiali e delle tecnologie costruttive (SSD ICAR/12); che approfondisce le conoscenze relative ai materiali, al loro valore culturale e simbolico nell'ambito delle trasformazioni della società contemporanea; alle qualità prestazionali, strutturali e funzionali; alle proprietà dei materiali in relazione agli ambienti nei quali vengono utilizzati; alla loro sostenibilità e riciclabilità; al funzionamento dei sistemi costruttivi di spazi interni; al comfort ambientale. Obiettivo formativo di questo nucleo disciplinare è quello di fornire conoscenze relative alla scelta dei materiali in funzione dei contesti d'uso, delle prestazioni richieste, della qualità degli spazi abitati.