In continuità col Corso di Laurea di Primo Livello in Design del Prodotto Industriale, il Corso di Laurea Magistrale in Integrated Product Design / Design del Prodotto Integrato della Scuola del Design del Politecnico di Milano affronta il design di prodotto in chiave sistemica– il design del sistema-prodotto – entità che integra tutti gli aspetti che concorrono a generare valore per l’utente, per l’impresa, per la società. Caratterizzato da Nel sistema-prodotto le competenze e le conoscenze tecniche sono date per acquisite e consolidate all’interno di una visione strategica che connette elementi di mercato, dimensioni culturali, qualità tecniche, esigenze ambientali e sociali per elaborare in modo critico e responsabile tutti i processi di servizio, di comunicazione, di scelte distributive. La realizzabilità dell’idea è una delle principali competenze dello specialista dell’innovazione di prodotto integrato, figura in grado di impostare una ricerca del sistema-prodotto, selezionare i contributi utili e definire compiutamente nell’aspetto esecutivo e nell’aspetto realizzativo la propria idea. l un taglio esplorativo e di ricerca, il Corso di Studio spinge gli studenti a utilizzare criteri sistemici nell’elaborazione del progetto e nell’individuazione delle opportunità per l’innovazione, fornisce metodi e conoscenze, stimola le capacità critiche nell’esame dei temi complessi della contemporaneità. Gli studenti sono costantemente sollecitati a confrontarsi con il nuovo: tecnologie innovative, strategie produttive attuali, ulteriori schemi comportamentali, esigenze di senso emergenti, modelli teorici rinnovati e criteri interpretativi aggiornati.
Caratterizzano la Laurea Magistrale in Integrated Product Design / Design del Prodotto Integrato, in continuità con la Laurea di Primo Livello, tutti gli aspetti valorizzati nel Corso di Studio e cioè: una solida conoscenza tecnica, la propensione alla visione sistemica dei problemi, l’apertura verso la ridefinizione continua delle problematiche centrate sul prodotto, la capacità di lettura critica di fenomeni e di scelte, l’orientamento a soluzioni sostenibili basate sul medio e lungo termine, la disposizione al collaborative and creative problem solving e la spiccata iniziativa personale.
La Laurea Magistrale in Integrated Product Design / Design del Prodotto Integrato definisce in modo attuale la figura del designer, collocandola nel cuore dei processi di innovazione sistemica delle organizzazioni e delle imprese, a partire dalla centralità del prodotto industriale. Questo si deve da una parte al nuovo statuto del prodotto, che perde la sua valenza di oggetto materiale e concreto per diventare elemento di un sistema complesso, con un’offerta di valore ben più articolata rispetto al passato; e dall’altra a un modello di industria che cambia forme e linguaggi, grazie agli strumenti digitali diffusi e alla portata di tutti. Il tema del prodotto viene così posto all’interno di una rete di tecnologie accessibili e onnipresenti che si dilata in modo esponenziale, mentre a chi progetta viene richiesta la capacità di prevedere e riuscire a descrivere ogni possibile futura implicazione di tali tecnologie. Il Corso di Laurea Magistrale si sofferma a indagare quella particolare zona di confine tra l’oggetto e il servizio, e le diverse forme di interazione che caratterizzano la relazione tra il sistema dell’offerta e il sistema della fruizione e uso. Tra gli obiettivi formativi del Corso di Laurea Magistrale non manca inoltre il consolidamento dei riferimenti culturali, concettuali e metodologici, nonché delle abilità tecniche, che caratterizzano la moderna cultura del progetto di prodotto, strumenti indispensabili per orientarsi in un contesto denso di riferimenti e di percorsi di approfondimento. Il laureato in Integrated Product Design / Design del Prodotto Integrato acquisisce specifiche competenze ed è in grado di applicarle nelle diverse situazioni nelle quali opera, e in particolare: - sviluppa un buon controllo della strumentazione tecnica che gli consente di valutare e proporre con competenza e capacità critica le tecnologie, i processi produttivi, i materiali maggiormente conformi agli obiettivi; - è pienamente consapevole delle ricadute sociali, ambientali e culturali delle proprie scelte, sa anticipare gli eventuali aspetti problematici e sa proporre le eventuali alternative sostenibili; - considera la fattibilità tecnica delle proprie idee e sa conformarla alle esigenze del business e ai bisogni reali delle persone, che sono il fine sostanziale di ogni progetto sostenibile e consapevole; - coglie e interpreta i segnali deboli che emergono nella società e nella cultura, li amplifica e li tiene da conto nella costruzione di senso del processo produttivo; questo gli permette di ideare scenari d’uso futuri e proporre a imprese e organizzazioni le traiettorie di sviluppo sostenibile; - ha capacità di concettualizzazione e di pensiero astratto assieme a una solida attitudine alla messa a terra e all’esecuzione delle idee; - sviluppa una propensione all’approccio sistemico dei problemi, riuscendo a percepire i diversi punti di vista e tutte le opportunità per l’innovazione che emergono dal sistema stesso, pur mantenendo il prodotto al centro del percorso di ricerca. Il laureato in Integrated Product Design / Design del Prodotto Integrato imposta la ricerca partendo dal ‘problema’ di design attraverso continui processi di definizione (setting) e di ri-definizione (finding) dello stesso, grazie ad una visione sistemica e a capacità critica nella scelta di possibili percorsi di soluzione. Il laureato sviluppa inoltre specifiche soft-skills come la propensione al lavoro in team, alla leadership, alla negoziazione delle idee e alla gestione dei conflitti; aspetti che acquistano sempre maggior peso data la tendenza crescente del collaborative and creative problem solving e dell’impiego di team interdisciplinari e internazionali nella soluzione di problemi complessi. Altre capacità soft-skills non meno significative riguardano il personale orientamento a ragionare per obiettivi, la capacità di iniziativa (entrepreneurship) e di focalizzazione. Descrizione del percorso formativo Il percorso della Laurea Magistrale si concentra principalmente sui quattro aspetti principali del sistema-prodotto e cioè: La dimensione tecnologico-materica che approfondisce le dinamiche di innovazione sollecitate dalla tecnologia, ha come settori di riferimento i SSD ING-IND/22; ING-IND/16 + ICAR 13; rappresenta l’ambito delle conoscenze legate a materiali, processi di lavorazione e sistemi produttivi ed è complementare alle discipline di progetto. Le materie di studio sono tutte le forme di innovazione, compreso l’uso inedito dei materiali, e le tecnologie di trasformazione, come l’impiego di materiali tradizionali in nuovi contesti applicativi o la riprogettazione di prodotti esistenti con nuovi materiali o ancora la creazione di valore mediante la sostenibilità delle scelte materiche. Dalle tecnologie e dai processi di trasformazione e lavorazione derivano inoltre tutti i temi legati all’efficienza della produzione, ai limiti imposti dalle tecnologie di lavorazione, all’innovazione all’interno dei processi produttivi, all’ibridazione industriale-artigianale, alla valutazione dell’impatto delle nuove tecnologie sulle proprietà dei prodotti. La dimensione delle qualità tipologico-formali degli artefatti, e delle dinamiche di innovazione che generano forme, ha come settore di riferimento il SSD ICAR/13. In quest’ambito emergono e vengono accentuati i tratti che definiscono gli archetipi formali (tipologie), un passaggio necessario per poter reinterpretare il rapporto forma-funzione e individuare nuovi significati associati alle funzioni. Viene analizzata appieno la configurazione formale degli oggetti che si determina a partire dalle loro qualità sensoriali ed espressive, e dai loro valori simbolici, culturali, emozionali, per passare al trasferimento di senso e ai salti concettuali che portano a ragionare sui sistemi (per esempio città, beni culturali, distribuzione, mix prodotto-servizio) e così considerare tutto quanto concerne l’accesso, l’interazione, l’informazione, il marketing, l’interfaccia, l’usabilità. Le prospettive tecnologiche aprono a molteplici percorsi di innovazione e richiedono grande capacità di sintesi e una visione delle opzioni potenziali: per questo sono state inserite nel Corso di Laurea Magistrale alcune discipline legate agli studi del futuro, con particolare riferimento a Visioning (SSD di SPS-08) e Logica e Filosofia della Scienza nei laboratori di sintesi finale (M-FIL 02). La dimensione sistemica è, nello specifico, la competenza che viene sostenuta e praticata all’interno dei laboratori di progetto. Il settore disciplinare di riferimento è ICAR/13, con l’integrazione di SPS/08 per quanto riguarda le tematiche di Sociologia della Tecnica, e la presentazione degli strumenti di lettura critica e le implicazioni sistemiche che l’evoluzione degli artefatti inevitabilmente comporta. Una visione sistemica richiede la pratica continuativa e ripetuta, il confronto coi diversi ambiti di progetto, coi diversi settori e la verifica con le implicazioni di tipo tecnico, sociale e culturale. La dimensione creativa e collaborativa nel problem solving è un aspetto recente e molto importante del Corso di Laurea Magistrale perché risponde alla richiesta del mondo del lavoro, emersa a più riprese, di profili in uscita dotati di grande versatilità creativa, attitudine al problem solving, provata capacità di integrazione nei gruppi di lavoro, spirito di iniziativa e anche propensione ad assumere in alcuni casi la leadership. Tutti aspetti che vengono osservati nella pratica durante i laboratori di progetto (ICAR/13) anche attraverso specifici role play e poi studiati, al secondo anno, da Life Design, lo specifico insegnamento che combina psicologia dell’orientamento, psicologia dello sviluppo personale e psicologia sociale (SSD M-PSI/05): l’intento è quello di consolidare le competenze del lavoro creativo, dell’iniziativa e del collaborative problem solving, considerati nell’UE in Unione Europea quali obiettivi cruciali anche nella formazione del cittadino di domani (European Commission/EACEA/Eurydice, 2016. Entrepreneurship Education at School in Europe. Eurydice Report. Luxembourg: Publications Office of the European Union). Il percorso formativo della Laurea Magistrale in Integrated Product Design è organizzato in: I corsi teorici ex cathedra avvicinano gli studenti alla dimensione teorico-critica del design, cultura che produce innovazione, e che si colloca tra i cambiamenti socio-culturali e quelli tecnologici; ciascuno dei corsi teorici approfondisce un tema fondamentale del design del prodotto integrato, restituisce il dibattito in corso e i diversi punti di vista. Assieme ai corsi teorici sono avviati i laboratori di progetto per sperimentare quanto acquisito e convogliare le diverse discipline nell’attività di ricerca, partendo sempre dal ruolo del design quale innesco per l’integrazione e attivatore dei processi di innovazione. Ogni laboratorio pone l’accento su una dimensione specifica del design ed in particolare: I laboratori sono il luogo in cui si consolida la preparazione del laureato magistrale, si rinforza il rigore metodologico, si perfeziona la pratica degli strumenti, si avvalorano le prassi per affrontare il progetto in un continuo allenamento alla costruzione di visioni, scenari e soluzioni a problemi complessi. In sostanza i laboratori sono contenitori di sollecitazioni e spesso sono l’occasione per esaminare in modo approfondito e articolato problematiche espresse da realtà esterne, e quindi portatrici di bisogni concreti. Il modello didattico prevede diversi tipi di laboratori di progetto: In tutto il Corso di Studio i Laboratori di Progetto costituiscono vere e proprie piattaforme di ricerca-didattica per esperienze di progetto interdisciplinari; questa caratteristica si accentua nel Laboratorio di Sintesi Finale dove si pongono le premesse per l’elaborazione della tesi di laurea. Tutti i laboratori, ciascuno nelle proprio ambito di ricerca, tendono a: All’interno del percorso di studi è previsto un periodo di Tirocinio obbligatorio da svolgere presso aziende, enti, istituzioni, studi professionali, meglio se ad integrazione del lavoro di tesi.
Il pensiero sistemico (system thinking) si realizza anche grazie alla visualizzazione di fenomeni complessi, con modi appropriati di rappresentazione, per mettere in luce significative opportunità di innovazione. L’elasticità mentale, propria del system thinking, viene esercitata nelle fasi creative dei laboratori di progetto, mentre diventa materia di studio con gli argomenti e le metodologie della Psicologia Sociale (M-PSI 05). L’approccio sistemico ha al centro del suo operare il prodotto che è fulcro di nuove strategie che lo considerano, oggi, come abilitatore di un sistema che integra servizi, comunicazione, modelli di interazione e di fruizione: tale aspetto verrà affrontato, nello specifico, all’interno di insegnamenti quale Design Strategico e dei Servizi (ICAR13) e Teorie e Culture dell’Innovazione (SPS08).